Vampirismo: un percorso verso l’Immortalità – dalla II Riunione Pubblica Ufficiale de IML

Il Vampiro può essere considerato una forma di interpretare l’Ombra Junghiana, quello che altri sistemi possono catalogare come Genio Malvagio o Choronzon, la somma dei nostri timorie negazione presente dall’alba della nostra coscienza come esseri umani.
Il vampiro è apparso in molteplici culture in tutto il mondo con caratteristiche condivise.
La prima documentazione si trova nell’Antica Mesopotamia dove esistono infiniti spiriti maligni e demoni, tra cui Lamshtu e Ereshkigal, che sono i simboli più rappresentativi  dato che la prima è una vampira che provoca aborti e uccide bambini e l’altra la regina dell’oltretomba.
Una parte di queste credenze arriva in seguito a zone del Levante e ed al popolo ebreo dove nacque una ricca tradizione che si estese fino al MedioEvo e oltre.
I Romani ed i Greci hanno i loro propri vampiri; le Larvae e Lemure erano spiriti che tormentavano gli umani.
L’Europa medioevale è famosa per la diffusioni di immagini più recenti di quel che si considerava un vampiro: qualcuno con un passato da umano che si trasformava nella tomba ed usciva di notte a cacciare le sue vittime. Qui abbiamo le descrizioni più orribili riguardo all’aspetto fisico e alla natura di quest’essere che tornava dalle tombe: denti prominenti, aspetto cadaverico e in certi casi membra decomposte con le caratteristiche metamorfosi dei pipistrelli.
In parte questo spiegava le malattie che imperversavano da tempo in Europa.
Risalente a questo periodo il folklore dell’Europa Orientale, Germania e altri paesi vicini in una follia che non solo condannava a morte le presunte streghe ma faceva riesumare tombe alla ricerca di questi esseri lontani dalla grazia di Dio; Vrykolakas, Moroi e Strigoi Nachzeher, Nachttoter, Alp, Neutoter e Nosferatu son solo alcuni dei vampiri più spaventosi di questo periodo.
Di qualcuno di essi si diceva che si cibassero di se stessi nella loro tomba non avendo altro modo di alimentarsi, il che si constatava all’aprire le loro tombe e trovare tracce di sangue intorno alla loro bocca, resti mancanti e un ventre gonfio.
Come se non bastasse i suoi tratti erano più simili a quelli di un animale feroce che di un essere umano
La specie di vampiro nordico Draugr, la cui presenza era avvertita grazie al suo penetrante odore di putrefazione, era un orribile essere simile ad un fantasma che possedeva in numerosi poteri e poteva interferire nei sogni dei vivi; era quasi indistruttibile ed immortale, se nn fosse stato per l’unico modo di eliminarlo, distruggere il suo corpo completamente.
Molte culture americane ebbero le loro versioni su questi vampiri; gli aztechi avevano i temibili Cihuateteo che erano divinità che provocavano la peste e attaccavano i bambini. I Maya, nel testo sacro del Popol Vuh credevano in un pipistrello con sembianze umane chiamato Camazotz che era il guardiano dell’Oltretomba o Xibalbà. Nella selva dell’Ecuador e Perù si credeva anche in umani che arrivarono a diventare pipistrelli a causa del loro gusto per il sangue e la guerra. Nell’Antico Perù esistono tracce nei muri e nell’oreficeria di esseri che ricordano le caratteristiche classiche di questi predatori soprannaturali. Il fenomeno dei “vampiri”, così come quello che nasce da ogni archetipo, si originò spontaneamente in gran parte dei popoli senza che esistesse una connessione culturale ne antecedenti e ne è prova la distanza e l’isolamento tra di loro.
A Bram Stoker dobbiamo direttamente lo stereotipo di quello che oggi riteniamo un vampiro per il suo romanzo Dracula, che è molto lontano da quello che vediamo nel cinema e nella letteratura, un predatore soprannaturale con una carica erotica e onirica che sopravvive nel nostro tempo con i cambiamenti che genera, portando in questi giorni la cravatta per potersi mischiare alla gente, allontanato dai classici fantasmi e anime in pena del passato o orribili cadaveri putrefatti che cacciavano le loro vittime nella notte, non molti secoli fa.
Il gusto e la sete per il sangue ha avuto i suoi rappresentanti storici, tra cui Vlad Tepes, l’ispirazione per il conosciuto Dracula, rinomato per il suo sadismo e per lo spargimento di sangue dei suoi nemici; si attribuisce a  questo personaggio storico che di fatto beveva sangue e arrivò a tornare dai morti dopo essere stato ucciso. Casi simili sono quelli della Contesa Bathory, che beveva sangue di fanciulle per arrivare alla gioventù e all’immortalità e Guilles de Rais, che teoricamente praticava magia nera e sacrifici sanguinolenti. Questi personaggi storici non si possono considerare come vampiri soprannaturali del folklore ma ad essi sono state attribuite leggende per le loro azioni e il fluido vitale che sparsero.
Un cas moderno di qualcuno a cui è stato attribuito il vampirismo e che credeva di essere un vampiro a causa del suo piacere per la rossa essenza, fu il soldato tedesco Fritz Haarman, conosciuto come il “Vampiro di Hannover” che beveva sangue letteralmente dalle sue vittime dopo averle portate a casa sua ed averle ubriacate. I suoi molteplici crimini, insieme alla sua compagna Hans Grans raggiunsero la somma di 100 persone delle quali bevevano il sangue e praticavano cannibalismo. Ci sono molti casi simili nella storia e tutti hanno come motivazione comune il sangue.
Nel mondo dell’occulto, la prima apparenza delle cose non è necessariamente quella corretta.
I vampiri del folklore non cercavano necessariamente il sangue come tale, ma l’energia della vita, dato che il sangue ne è una rappresentazione diretta e che la contiene.
Forse per questa ragione si è sempre identificato il vampiro, i pipistrelli ed altri animali predatori con quest’ultimo, nascondendo qualcosa del suo simbolismo.
In certe culture, questo si è distorto in senso letterale arrivando a commettere un’infinità di sacrifici e un culto del guerriero che sparge sangue come simbolo di conquista, potere e vita.
Gli assiri, gli aztechi e qualche cultura dell’Antico Perù come la Mochica sono esempi di questo
Generalmente, il vampiro è un essere che si alimenta del sangue delle persone, è un “non-morto e in certi casi un fantasma che assalta i vivi per drenare quello che a loro manca, l’energia vitale.
Raramente uccidono le loro vittime e al farlo portano le loro vittime al regno dell’immortalità.
Queste anime in pena erano attribuite, presso gli ebrei, alla regina della notte, la demone che si ribellò davanti a dio e al primo uomo e se ne andò a vagare sola per il mondo, Lilith, che si considera la regina dei vampiri, oltre ad essere un simbolo della negromanzia, l’arte di relazionarsi con i morti
Si dice che i suoi figli siano i succubi e gli incubi, demoni che cacciano nei loro sogni alle vittime prendendo diversi aspetti per rubarne il seme e fecondare le donne generando così altrettanti demoni e mali nel mondo. Si dice anche di Lilith e Samael, nella tradizione giudaica, che abbiano posseduto allo stesso modo Adamo ed va per generare Caino, altra figura importante nel vampirismo. Quest’ultima forma di agire dei vampiri, il mondo dei sogni ed i cambiamenti della volontà dentro di loro ci danno un’idea in più riguardo alla loro natura eterea più che fisica e letterale; esseri che deambulano, forse, in altri pian percepiti da pochi.
Nella tradizione e nelle scuole occultiste e mistiche si parla di una forza che possiede ogni essere vivente e che emana dalle persone naturalmente. Una forza vitale che è influenzata dalla nostra alimentazione, stato d’animo e salute, identificato anche come aura, che teoricamente diminuisce di grandezza e diventa opaca nella malattia e prima della morte.
In generale, secondo queste teorie, l’anatomia occulta dell’uomo si divide in 3 parti essenziali:
a) lo spirito, la “chispa divina”, senza forma e immortale e che si reincarna in diversi nuovi corpi umani (in qualche tradizione una morale marcata anche in animali, piante e perfino minerali.)
b) il corpo astrale, il corpo sottile che si descrive con attributi propri del seguente corpo ma che non è limitato dalla materia e coinvolge lo spirito; è con il corpo astrale che si può viaggiare verso altri mondi, sia dentro che fuori di noi.
c)finalmente, il corpo fisico: ciò che è materiale e si può percepire tramite i sensi e alberga tutto ciò  che è stato elencato prima.

La forza vitale a cui facciamo riferimento è direttamente relazionata con il corpo astrale, essendo talvolta confusa con esso. L’aura è generata dai due primi corpi e la vitalità dell’essere nel suo insieme che emana come un campo di energia.
si dice che un paziente di qualche malattia terminale o una persona che stia per morire e sia attaccata alla vita possa, in certi casi, essere vista in sogno o addirittura in incubi o in qualche luogo del piano fisico poco prima di andarsene. Un modo di spiegare questo in ambito esoterico è che non potendo più generare questa forza, la persona cercherà di farlo in modo inconscio per poter sopravvivere, diventando una specie di vampiro per quel le resta di vita, e in certi casi dove esiste un forte legame con questo mondo, finché non si disintegri il corpo astrale insieme a ciò che di umano vi è rimasto, la sua personalità e una memoria atrofica.
Qualcuno svilupperà la forma di appropriarsi dell’energia di cui ha bisogno per continuare con la sua esistenza artificiale attraverso i poltergeist nutrendosi della paura infondata delle vittime dei suoi attacchi, da dove ottengono quello a cui aspirano; un’altra di queste forme è l’attacco tramite i sogni, presentandosi in miriadi di figure, non necessariamente con quella del classico pipistrello, ma qualcosa che trasmetta paura e una grande eccitazione nella preda in uno stato simile all’incubo che è la paralisi del sonno durante la qual è possibile drenare energia. In generale, gli attacchi sporadici non causano danni ma potrebbe convertirsi in un legame che porti la vittima alla follia, alla malattia e finalmente alla morte.

Quello che generalmente si conosce e si vedono come anime in pena sono i morti che camminano per i cimiteri, le case antiche o una zona dove è accaduto qualcosa di terrificante, come un assassinio e che si potrebbe spiegare come il corpo astrale che è rimasto ancorato all’attimo presente mentre si dissolveva nel nulla…

Eliphas Levi scrive riguardo a questa forza vitale nel capitolo XIII dedicato all’Arcano del Tarot, la Morte, con il titolo di Nigromantia “Dopo la morte, lo spirito divino che animava l’uomo, ritorna da solo al cielo, e lascia sulla terra, e nell’atmosfera, due morti; uno terrestre ed  elementale, e l’altro aereo e siderale; uno del mondo, ma destinato a morire lentamente, assorbito dalle potenze astrali che lo produssero.
Il cadavere terrestre è visibile; l’altro invisibile agli occhi dei corpi terrestri e viventi, e non può esere percepito, oltre le applicazioni della luce astrale al traslucido, che comunica le sue impressioni al sistema nervoso, e danneggia così, l’organo della vista, senza lasciar intravedere le forme che si sono conservate, e le parole che sono scritte nel libro della luce vitale.”

Tra le molte forme di categorizzare i vampiri, adotteremo in questa presentazione una di quelle più chiaramente spiegate dell’occultista statunitense Kostantinos nel suo libro “Vampiri:La Verità Occulta” come esseri dalla natura predatoria che cercano alimento in accordo con i metodi utilizzati. La credenza riguardo ai vampiri letterali del folclore può essere demistificata attraverso l’uso della ragione dato che possiamo comprendere fino a che punto siano parte della superstizione che addormenta l’umanità come forma di dare spiegazioni a quello che non si comprendeva, come la malattia e la morte.
I vampiri umani possono essere spiegati grazie alla medicina e alla psicologia moderna riguardo alle malattie mentali di persone che erano condannate e demonizzate, confinate al soprannaturale dalla cultura dominante. I vampiri energetici sono spiegati in parte per le loro arti occulte ed è necessario certo grado di controllo e estensione dei sensi astrali per poterli percepire.
E’ possibile conoscere questi piani astrali, sia che si tratti di abitanti di questo piano o di ombre di persone morte. Inoltre, è possibile entrare in comunione con questi esseri con evocazioni magiche o utilizzandoli come servitori per svolgere compiti e tormentare nemici del negromante con magia funesta.
Ai tre tipi di vampiri precedenti, possiamo aggiungerne un altro, il piu pericoloso di tutti, il vampiro intenzionale, un mago cosciente che ha deciso di adattare il paradigma del predatore e posizionarsi incima della catena alimentare, non per mancanza di energia, ma per crescere nel potere senza limiti e raggiungere l’immortalità della coscienza oltre la morte fisica. Signori dei mondi onirici e astrali e chi può incarnarsi a volontà se lo desidera, trascendendo la necessità di un corpo fisico. Un dio letterale.

Il paradigma vampirico, nel Luciferismo, può essere affrontato in due modi.
Il chiamato Lato Diurno, e cioè l’eccellere di fronte ad altri conoscendo astutamente le dinamiche sociali e culturali, così come il modo di reagire in accordo alla psicologia e alle idee della massa. Questo è un predatore moderno nella società, ed è darwinismo sociale nella pratica, andando oltre la morale e la programmazione culturale. Questa forma è perfettamente rappresentata da una persona materialista ma anche da un praticante spirituale, non esiste un preconcetto al riguardo perché queste sono caratteristiche tipiche del Sentiero della Mano Destra riguardo alla fede.
C’e anche un approccio relativo al Lato Notturno che esplora le vie della Spiritualità Predatoria, per aumentare l’energia vitale ed il potere, il vampiro utilizza diverse tecniche, cominciando dal rafforzamento e dallo sviluppo del suo veicolo astrale, a sviluppare forme per la perforazione e l’ingresso nell’aura della vittima o il vampirismo tramite il tatto o la vista a distanza per drenare energia. E’ incluso in questo caso il poter utilizzare forme mostruose o seduttrici in astrale per attaccare con sogni e incubi o impiantare pensieri, nel caso sia questo il desiderio del predatore.
Nello stesso modo, si possono creare spiriti dalle caratteristiche vampiriche artificiali con il fine di portare energie al vampiro come in una battuta di caccia, Tra i lavori più estremi nel vampirismo c’è quello tramite il quale si divorano gli spiriti e i demoni qlifotici evocati e il lavoro in se con l’ombra personificata, Choronzon; L’Ordine del Drago Nero nell’Ordine del Fosforo utilizza nei suoi lavori interni questo tipo di operazioni proscritte.
Altri dettagli sulle forme di vampirismo e la loro pratica come strumento reale nell’elevazione personale si possono trovare nei libri di Micheal W.Ford dedicati a questa tematica come Akhkharu, The Book of The Moon and the Witch e Sekhem Apep, oltre ad altri autori come Michelle Belanger o gli eccellenti libri del Tempio del Vampiro.
Ford menziona in una delle sue opere che il cammino del vampirismo riferito alla magia può essere paragonato a tagliare un albero con una motosega o con un ascia; nonostante questo non è un percorso adatto a chiunque, anche ne Sentiero della Mano Sinistra, e deve essere affrontato con molta precauzione dato che può essere un cammino rapido verso la distruzione personale. Si suggerisce al praticante attivo di vampirismo di equilibrare entrambi gli approcci nel vampirismo pratico per arrivare alla propria comprensione.
Il vampiro è senza dubbio il simbolo del Potere, il suo lato più oscuro, le ansie e la sete di sé, d’immortalità nel tempo attraverso la coscienza che si estende oltre il corpo fisico; l’istinto predatorio senza restrizioni
Un percorso verso la divinità con perseveranza e volontà o verso la condanna se non si hanno le necessarie precauzioni.

per maggiori informazioni: http://www.iglesiamayoidelucifer.com

 

 

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